Niente Bandiera Blu a Sapri: indifferenza o malcostume?
Bandiera Blu 2023 nel Cilento, 19 i vessilli alloggiati lungo la costa campana a rafforzare il prestigio delle spiagge ivi ospitanti: Pisciotta, Centola, Palinuro, Ispani, Capitello, solo alcune. All’indomani di un’attesa assegnazione, ripetuta sorte, in baia l’amaro risveglio: Sapri, gloriosa perla, nemmeno pervenuta! Così si mormora, si barbuglia, si buccina - il Palazzo non si esprime.
In torto sono le acque, il campionamento, le analisi, i coliformi fecali, lo streptococco, l’aliena essenza a galleggiare? si congettura, si ipotizza, ci si domanda - il Palazzo non si pronuncia. In causa sono i servizi, la sicurezza, l’informazione, ahimè l’educazione e la gestione ambientale, già cronica nota dolente (qui) (qui) (qui) e (qui)? si immagina, si sospetta, si teme - il Palazzo non rivela. A patire è il territorio, a vivere dei forestieri, in questo scorcio senza industrie. A bruciare è la ferita, un altro anno è qui perduto. A tradire l’obiettivo di una sua valorizzazione sono ancora loro, dirigenti politici e amministratori (qui)... si premette, si considera, si chiede pubblicamente - il Palazzo ancora tace. Ma forse, banalmente, chi s’incarica dell’omaggio si è scordato candidamente, o ancora, è solo affare a pagamento, come ebbe già a suggerire il vice sindaco l’altro anno, e in cassa di soldi non ve n’erano, chi lo sa. A disagio e disorientata nel suo vagare per le lande di un silenzio assordante, la mente grufolando in cerca di risposte, le più fantasiose, è parente del segugio a caccia della preda su una pista di sangue.
Contrariamente al vecchio adagio, il contesto qui specifico è a imporre la realtà di un silenzio che è d’argento e la parola ora d’oro - la democrazia ha bisogno di comunicazione. Una comunità democratica prospera grazie alla diversità di opinioni e interessi, alla partecipazione politica e al pubblico confronto. In essa la comunicazione tra decisori politici e cittadini risulta essenziale per una coesione sociale, già legame di affinità e solidarietà tra individui e collettività. Le decisioni politiche devono essere credibili e accessibili, le conoscenze tecniche e amministrative condivise e intellegibili. E allo stesso modo, confessando spassionatamente, la comunicazione non è una via a senso unico: cittadini e governi sono egualmente emittenti e destinatari di informazioni. L’obbligo di raccogliere informazioni da un lato e rilasciarne dall’altro spetta quindi in egual misura a entrambe le parti. Solo insieme possiamo maturare una cultura della comunicazione, dell’ascolto e del dialogo a fondare sulla diversità di opinioni, sull’autoriflessione critica e sull’obiettivo di un’azione comune, aspetti tutti indispensabili nel processo di rafforzamento della fiducia da parte dei cittadini nei loro amministratori.
E Dio sa quanto Sapri ne abbisogna! Una realtà di modeste dimensioni in cui la strategia di comunicazione adoperata dal governo locale per “informare” la comunità è invalsa dell’abitudine di non rispondere, di astenersi, di barricarsi nel silenzio, con il suo carico di ambiguità, di indecifrabilità, di enigmaticità, non guadagna altro che l’inasprimento dei rapporti fra il cittadino e l’istituzione. È qui che ogni appello alla responsabilità - passato, presente e futuro - tanto caro al governo locale nelle sue pubbliche dichiarazioni, or facondo, si banalizza e si appiattisce nella noia dell’eloquio propagandistico, giacché è nota l’essenza della responsabilità nell’attitudine a rispondere. Non la sfacciataggine della battuta pronta, come insegnano esimie menti,
“ma la capacità di rispondere reagendo alla situazione della vita in cui ci si trova. Non il vitalismo bruto da legge della giungla, ma l’inclinazione di tenore ieratico a fare la propria parte… quasi una scelta di vita, una presa di consapevolezza di ogni situazione particolare cui segue immediata e irriflessa, limpida, sicura e adamantina una risposta d’azione accorta - risposta che sola è il vero potere dell’uomo.”
Sabina Greco