L'eroe sfrattato | La violenza dentro

Mia amata Dafne.


Il silenzio non ha patria e il suo volto a te sbozzato in epistole a sfogare non è quello della vittima che in preda alla paura paralizzante di ritorsioni o sorti ben peggiori vi sprofonda erigendo scudi; qui il silenzio è mutismo, ostinato,

è arma,

è offensiva,

in mano all’aggressore che la violenza e prepotenza esalta in quella veste sua passiva. La laconica interruzione di ogni comunicazione, il rifiuto del dialogo, non rispondere alle domande e abbandonare l’Altro nella supplica di un ascolto articolano una modalità relazionale (nella fattispecie la relazione istituzioni-cittadino, paladino-vittima) che s’iscrive in quell’ambito di una


violenza morale


– mai sola io qui scrivente, perlomeno in questo, nell’esperienza reiterata. 


Il dato aggressore, di ciò si tratta, forzata quindi la maschera dell’eroe e paladino, è gran solito ad esimersi dalla propria parte di responsabilità a partecipare dell’accaduto, di ogni gusto esso sia, e spesso, mia fidata sponda - a testimoniare la schiera di parole a questi vergate - non REAGISCE NEMMENO. Mi permettano i lor reggenti, in essere e in divenire, di onorare qui l’inciso che più traccia il profilo di colui per contro responsabile per davvero, citando il parto di quelle menti ben più illustri della mia, tanto ignara…


RESPONSABILITA’: parola complessa, di importanza capitale. 

Essere responsabile potrebbe essere un “assumiti le tue responsabilità”, riferita al maschio farfallone e indeciso, alla giovane evasiva e frivola. Ma la connotazione originale parla chiaro, con una profondità tanto ulteriore.

La responsabilità è l’attitudine a rispondere. Non la sfacciataggine della battuta pronta, ma la capacità di rispondere reagendo alla situazione della vita in cui ci si trova. Non il vitalismo bruto da legge della giungla, ma l’inclinazione di tenore ieratico a fare la propria parte.

In generale, la responsabilità pare essere più del semplice peso del rapporto causa-effetto, quasi una scelta di vita, una presa di consapevolezza di ogni situazione particolare cui segue immediata e irriflessa, limpida, sicura e adamantina una risposta d’azione accorta – risposta che sola è il vero potere dell’uomo.”


Che, nell’alvo di una segreta, lei fece profeta? - mia eterna ammenda.


Metilde S